IL RIALZO DELLE MATERIE PRIME: UN SEGNO DI RIPARTENZA OPPURE UN PROBLEMA PER I CONSUMI?



L'AUMENTO DELLE MATERIE PRIME E LA PROPENSIONE AL CONSUMO

Esistono varie teorie e spiegazioni che vengono date per giustificare il rialzo del costo delle materie prime.

Qualcuno sostiene che sia la normale reazione al periodo in cui, nel 2020 e per le ragioni ben note, il mondo si è fermato.

Altri sostengono che dipenda fondamentalmente dalla guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina.

Molti articoli oltre ad essere diventati molto più cari, sono addirittura introvabili.

Ad ogni modo, al di là delle ragioni che possono esserci, è indubbio che ci sia un surriscaldamento dei prezzi.

Negli Stati Uniti, l'inflazione è balzata al 5%, dopo che per molto tempo si è provato - con le robuste iniezioni di liquidità - a farla ripartire a seguito della grande crisi del 2008.

Da qui, nasce la grande domanda: questo rialzo dei prezzi, è l'indicatore che la domanda sta crescendo, oppure è solo un fattore tecnico?

Posto anche che le famiglie abbiano risparmiato nell'arco dell'anno scorso, saranno disposte ad assorbire - attraverso i consumi - questo aumento dei prezzi?

AUMENTO DEI PREZZI E AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE: QUALE IMPATTO SULLA SOSTENIBILITÀ AZIENDALE?

Ancorché ci siano forti rassicurazioni al riguardo (e al momento sembra essere un'ipotesi remota) un altro tema legato all'inflazione è indubbiamente quello dei tassi di interesse.

Non va dimenticato che molto del debito contratto con le banche italiane è legato al prezzo dell'Euribor, che pur risentendo dell'andamento dei tassi ufficiali, resta comunque un parametro di mercato.

Una ripresa robusta, accompagnata da consumi in crescita e da prezzi in aumento, potrebbe accelerare il riallineamento del costo del denaro a valori più congrui rispetto a quelli a cui siamo stati abituati negli ultimi anni (nei mesi scorsi sono stati contratti mutui trentennali a tassi nettamente inferiori all'1%).

Guardando la cosa "lato clienti": quanto l'effetto dell'aumento dei tassi di interesse potrebbe influire sulla propensione dei consumatori a finanziarsi per comprare beni durevoli?

E se i tassi iniziassero ad aumentare, quale impatto potrebbe avere sul costo finanziario delle imprese?

La misura dell'indebitamento consentirebbe ancora di essere considerato un elemento a "leva" sul conto economico (il costo del denaro in prestito resterebbe comunque inferiore alla produzione di valore nel ciclo produttivo), oppure diventerebbe una zavorra alla sostenibilità aziendale?

LA RIPRESA DEI TASSI DI INTERESSE E IL PATRIMONIO 

Un altro effetto dell'aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse, in caso questo scenario venisse a concretizzarsi, potrebbe essere quello di creare tensioni sulla tesoreria aziendale o sul patrimonio familiare.

Ancor di più di questi due fattori, legati fondamentalmente ad aspetti economici, l'aumento dei rendimenti sul comparto obbligazionario potrebbe innescare un insieme di conseguenze che andrebbero scongiurate (calo del valore dei portafogli obbligazionari, volatilità sugli asset più esposti al mercato, etc.).
Andrebbe ricordato che negli Usa, pur essendo rimasti fermi i tassi ufficiali, negli scorsi mesi il rendimento del decennale è aumentato del 50%.
Stiamo parlando ancora di valori molto bassi, ma tutto questo può essere utile per ragionare sul fatto che al di là delle decisioni di politica monetaria, i mercati fanno un loro percorso.
E che questo percorso ha un impatto sulla ricchezza.

Da questa analisi, un altro quesito: quanto la propensione alla spesa dipende dalla sicurezza dei consumatori nei confronti delle proprie disponibilità?

Se quanto detto sino a qui può avere un senso, esistono degli strumenti e delle strategie per proteggersi?

Chiaramente è abbastanza inutile preoccuparsi per cose che sono percepite come poco plausibili.
Da qui l'invito a compilare il questionario che segue, assolutamente in forma anonima (non vi è nessun meccanismo di tracciamento collegato).
Avendo una mappatura della percezione degli operatori economici del territorio, sarà possibile preparare un piano di lavoro omogeneo e che sia tarato sulle reali necessità di chi opera sul campo.

Qualora invece ci fossero temi che vorreste approfondire "su misura", a questa pagina è possibile trovare i riferimenti per contattarmi (è possibile organizzare anche incontri in videoconferenza).



Sperando, al di là dei timori (legittimi), che si possa veramente ripartire di slancio

Alessandro Tamburini


18 giugno 2021


(per info e contatti: alessandrotamburini.com)



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